martedì 12 giugno 2012

SOLE SERVITORE


Eccomi qui! Non so dire bene cosa vorrei essere: un direttore d’orchestra che con la sua bacchetta “dirige” l’energia dall’etere come una musica e la reindirizza in modo armonico nella stanza in cui sono posizionata, o una barca che fluttua in un mare invisibile. Una cosa è certa: la mia forma è morbida e naturale e la mia Luce contenuta nel paralume color rubino sembra un cuore pulsante che porta tanto calore ed allegria. Sarò chi vuoi tu ma il mio nome è SEMES
- Sole Servitore.

domenica 10 giugno 2012

lampada n.7

Mi hanno trovato già da un pò e ho fatto tanti provini prima di trovare gli elementi giusti per me! Non è mica semplice soprattutto quando la particolarità della forma è così evidente.

Mi ero un pò avvilito....venivo sempre preso in causa ma poi nulla andava a buon fine. Eppure....guarda qui che lineamenti, che slancio ha il mio ramo. Poi FINALMENTE è arrivato il mio turno! Tutto è partito dal basamento, un ciocco di tronco d’albero (che in un primo momento ho guardato un pò storto, forse perchè non lo conoscevo bene) e da lì è cominciata una nuova avventura!

Ora sono una cicogna! Custodisco il mio “uovo” e annuncio con la mia luce la buona novella. Vi porterò sicuramente fortuna. Se ero vanitoso prima....figuriamoci adesso... Sul mio sasso la scritta è Laf Hagal che significa appunto amore e fortuna.

lampada n.6


Mi chiamano “L’Arzigogolo.


Mi hanno dato questo nomignolo per il  ricciolo curioso che crea il filo elettrico attorno a me. Anche la mia base è legno riciclato, uno scarto recuperato di un ritaglio di una tavola di abete. Il paralume in origine era un cestino di forma cilindrica di piccole dimensioni di giunco intrecciato. La mia  simpatica “protuberanza arrotondata” ha il compito di ammorbidire il flusso dell’ambiende che mi ospita. Per la mia piccola dimensione e la mia forma, sono l’oggetto ideale per darti la buona notte vicino al tuo letto.
Il mio “punto” ha inciso sopra la parola Ceol, un nome druidico che significa musicista che risveglia con la sua musica la vita del legno. 

lampada n.5

Io sono Druida
sono composta da tre tipi di rami raccolti sulla spiaggia del Lido di Volano un giorno di vento del 25 aprile 2012, e assemblati a incastro o fermati da uno spago di canapa. 

Il mio obiettivo non è illuminare una stanza. La mia Luce leggera, è ideale per accompagnare la lettura di un buon libro, o per ascoltare il silenzio. La mia forma semplice e gentile ispira all’introspezione.

Il mio “ punto (di legno) ha inciso sopra la parola “OR’REA” che significa “La Luce del prossimo”.

lampada n.4

...Dicono che la mia linea è elegante e la mia forma trasmette fierezza.

Mi hanno raccolto sulla spiaggia una domenica di Maggio.
Mi stavo asciugando al sole dopo un lungo viaggio nel mare. Il vento giocava quel giorno con la sabbia, formando dei vortici nell’aria in una danza ritmata come un respiro; facendola poi ricadere a terra, creava nuove dune, cambiando il paesaggio sull’arenile. Proprio per questo motivo ero un pò nascosto; credevo di essere non più di un pezzo di legno, ma chi mi ha visto lì, mi ha amato subito e ha riconosciuto in me la bellezza. La mia forma così “integra” ha solo avuto bisogno di una ripulita e una lucidatura per proteggermi nel tempo. Poi a me si sono uniti altri “amici”: la base in legno, il sasso, il paralume e l’impianto elettrico. Ora sono qui e umilmente riconosco che la mia nuova vita ha un senso. La mia bellezza risplende nell’ambiente illuminandolo non solo con la lampada ma con la luce del mio cuore di legno. Chiamatemi “Tig Na Nor - Paradiso di Luce”.

lampada n.3

La mia base è stata modellata a mano! Quanto si è rilassata la mia creatrice... con sgorbia e scalpelli per rendere la mia forma più affusolata e creare lo scasso per il mio sasso poetico...(Sidh)
Il mio legno nelle sue venature ha tante direzioni, e il bello è scoprirle, percorrerle: è come un sentiero di montagna che si intravede per la prima volta tra gli alberi e si decide di seguirlo. Io ti ho accompagnata in questa passeggiata mostrandoti sempre la mia parte migliore.

Il  paralume  in carta velina. Come tutte, è stata trattata con olio di lino mescolato a polvere di ceramica per preservare la sua salute e profumato con olio essenziale alla rosa.

sabato 9 giugno 2012

La mia base bagnata dalle onde era un ovale perfetto! Poi asciugandomi ho mostrato il meglio, le sfaccettature e le nervature che mi caratterizzano, come per esempio lo scalino dentro il quale ho “accolto” un sasso tondo che sembra tra l’altro essere la particolarità di tutte noi: un punto che porta un messaggio.Il mio paralume è formato da un foglio di carta fatta

a mano (riciclato da una borsa per confezioni regalo). Hanno piegato il foglio come fosse un origami....
e confezionato con uno spago di canapa. Il mio nome quindi è gift “regalo” e il mio “punto” porta con sè la chiave nota “Lav’Or”, ossia AMORE ma anche lavoro d’oro o di luce.